Il castello, sorto come presidio militare nel medioevo per opera dei Sanvitale, per poi passare ai Visconti e quindi ai Torelli (XVI secolo), perde la sua funzione difensiva sul finire del ‘500 diventando residenza signorile. A pianta poligonale, circondato da un fossato, oltrepassato da ponti ad arco, che presero il posto dei ponti levatoi, il castello si affaccia sul fiume Enza mediante una loggia coperta. Sulla loggia si aprono le sale monumentali affrescate, tra le quali la camera antica dipinta da Cesare Baglione, recentemente restaurata.
Il restauro delle strutture lignee di copertura, dell’ampiezza di oltre 2.800 mq, ha consentito di salvaguardare le murature del castello e valorizzare, mediante protezioni delle feritoie e parapetti, i camminamenti, trasformandoli in percorsi di visita e luogo di mostre temporanee.
Gli interventi di restauro e consolidamento si sono estesi anche ai ponti che sormontano il fossato e ai suoi paramenti murari.